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Avola e Riserva di Cavagrande del Cassibile

AVOLA E LA SUA STORIA...

Durante il lungo dominio degli Aragonesi ( 1282 -1516 ) anche Avola subì alterne vicende trasformandosi nel 1361 da terra demaniale a feudale sotto il Barone Orlando d'Aragona. Sarò però, nel periodo Asburgico- Spagnolo  ( 1516 - 1700 ) che la città diventa marchesato nel 1542. Con Carlo D'Aragona, vedrà il suo maggiore sviluppo economico- urbanistico e culturale. L'antica città fu distrutta dal terrmoto del 1693 dopo di che fu riedificata nella calda e fertile pianura a valle, in posizione felice rispetto alla tonnara, al trappeto e alle vie di comunicazioni. All'archietto Angelo Italia, frate gesuita, fu dato l'incarico di secgliere il sito, progettare e collocare l'impianto urbano della città distrutta dal sisma, dal Principe Nicolò Pigantelli Aragona Certes, marchese d'Avola e Duca di Terranova vola... Comune dell'estremo lembo della Sicilia Orientale in provincia di Siracusa, sorge nella stretta pianura costiera che separa le pendici meridionali degli Iblei della costa ionica-mediterranea della Sicilia, ed è raggiungibile percorrendo la ss. 115. Città fiorente nel settore nel settore agricolo, con culuture di agrumeti, mandorleti e vigneti e nel terziario , tale da essere considerata tra le più ricche nella provincia di Siracusa, ha unito il suo nome a prodotti agricoli di fama mondiale come la pregiata " Mandorla Pizzuta " e il vitigno " Nero D'Avola". u ideata una pianta di forma esagonale con maglia viaria ortagonale, isolati con corti interne, due strade principali larghe dieci metri e orientate esattamente rispetto al Nord; al loro incrocio la piazza principale quadrata, ai loro vertici quattro piazze rettangolari. Il disegno è stato aggetto di meraviglia e stupore da parte  di molti viaggiatori e studiosi. Una visione globale dell'impianto planimetrico è data da una incisione commissionata nel 1756 da Giuseppe Guttadauro, poeta e letterato, pubblicata nel 1757 da Vito Amico.

Riserva di Cavagrande del Cassibile

Sull'altopiano avolese è d'obbligo la visita ai resti della città antica, dove sono visibili le rovine e le numerose abitazioni rupestri che fiancheggiano la strada. Qualche chilometro verso nord, sulla strada Avola Antica si trova il belvedere da quale si può godere un panorama vastissimo; si può ammirare il mare e, durante le giornate di sereno molto frequenti nella zona, si può ammirare la cima del Vulcano Etna. Da qui si gode di una bella vista sul Canyon di Cava Grande, una riserva naturale orientata, ricca di rilevanze paesaggistiche, antropologiche, idrologiche, archeologiche e speleologiche con le imponenti pareti calcaree e picco sul fondovalle, da un'altezza di 507 metri proprio nel tratto in cui il fiume raggiunge la massima profondità e la massima ampiezza di 1200 metri. In questa impressionante fenditura del tavolato, dove è possibile trovare piante aromatiche come la Silvia e Timo e ammirare numerose specie di orchidee selvatiche, il fiume Cassibile continua a erodere la roccia con le sue stupende acque cristalline, formando le cosiddette marmitte dei giganti, dei piccoli e profondi laghetti di colore smeraldo, raggiungibile percorrendo un sentiero immerso nel verde tipico mediterraneo. Riserva naturale, istituita nel marzo 1984, riconosciuta area di interesse naturalistico e scientifico e sottoposta a vincolo di tutela ambientale nel 1990, è uno dei più grandi canyon d'Europa. Il punto migliore per iniziare la visita della Riserva è il belvedere di Avola Antica. 

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